Recupero Crediti e Lettera di Messa in Mora: Strategia Efficace Prima del Decreto Ingiuntivo
- STEEME COMUNICATION snc

- 2 days ago
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Il recupero crediti rappresenta una fase delicata e spesso complessa per chiunque si trovi a dover gestire un credito non pagato. Prima di intraprendere un’azione giudiziaria come il decreto ingiuntivo, esiste una strategia stragiudiziale molto utile e spesso sottovalutata: la lettera di messa in mora. Questo strumento, se utilizzato correttamente, può facilitare il recupero del credito, ridurre tempi e costi, e migliorare il rapporto con il debitore.
In questo articolo, vedremo quando è utile inviare una lettera di messa in mora, come strutturarla e quali vantaggi offre, con un focus sulla strategia adottata dallo Studio DDD, specializzato in recupero crediti.

Lettera di messa in mora: documento chiave per il recupero crediti prima del decreto ingiuntivo
Cos’è la lettera di messa in mora e quando si usa
La lettera di messa in mora è una comunicazione formale inviata dal creditore al debitore per richiedere il pagamento di un debito scaduto. Non si tratta di un atto giudiziario, ma di un passaggio preliminare che serve a mettere il debitore in condizione di adempiere spontaneamente.
Quando conviene inviare la lettera di messa in mora
Prima di procedere con il decreto ingiuntivo: serve a tentare una soluzione stragiudiziale, evitando così tempi lunghi e costi elevati.
In presenza di un credito certo, liquido ed esigibile: la lettera ricorda al debitore l’obbligo di pagamento e le conseguenze in caso di inadempienza.
Quando si vuole documentare il tentativo di recupero: la lettera costituisce prova dell’avvenuta richiesta di pagamento.
Se si desidera mantenere un rapporto commerciale: la lettera può essere un modo per sollecitare senza compromettere la relazione.
Come strutturare una lettera di messa in mora efficace
Una lettera di messa in mora deve essere chiara, precisa e rispettare alcune regole formali per essere efficace e, se necessario, utilizzabile in sede giudiziaria.
Elementi fondamentali della lettera
Intestazione: dati del creditore e del debitore, con indirizzi completi.
Riferimento al contratto o alla fattura: indicare con precisione il credito vantato.
Descrizione del debito: importo, scadenza e motivazione.
Richiesta di pagamento: termine entro cui il debitore deve adempiere (solitamente 15 o 30 giorni).
Avvertimento sulle conseguenze: indicare che in caso di mancato pagamento si procederà con azioni legali, come il decreto ingiuntivo.
Data e firma: per confermare la validità della comunicazione.
Consigli pratici
Usare un linguaggio formale ma non minaccioso.
Inviare la lettera tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o PEC per avere prova dell’avvenuta notifica.
Allegare copia della documentazione che attesta il credito (contratti, fatture, estratti conto).
Vantaggi della lettera di messa in mora prima del decreto ingiuntivo
Inviare una lettera di messa in mora offre diversi benefici concreti nel processo di recupero crediti.
Riduzione dei tempi e dei costi
La lettera può spingere il debitore a pagare senza dover avviare un procedimento giudiziario, che richiede tempo e spese legali.
Miglioramento del rapporto con il debitore
Un sollecito formale ma rispettoso può mantenere aperto un canale di comunicazione, utile per negoziare eventuali piani di pagamento.
Valore probatorio in giudizio
Se il debitore non paga, la lettera costituisce prova del tentativo di risoluzione stragiudiziale, rafforzando la posizione del creditore in tribunale.
Possibilità di evitare il decreto ingiuntivo
Spesso la lettera induce il debitore a regolarizzare la posizione, evitando così l’iter giudiziario.

Documenti e strumenti utilizzati per la gestione del recupero crediti stragiudiziale
Come lo Studio DDD utilizza la lettera di messa in mora nella strategia di recupero crediti
Lo Studio DDD adotta un approccio pragmatico e personalizzato nel recupero crediti, valorizzando la lettera di messa in mora come primo passo fondamentale.
Analisi preliminare del credito
Prima di inviare la lettera, lo Studio verifica la validità del credito, la documentazione e la situazione del debitore per calibrare la comunicazione.
Redazione su misura della lettera
La lettera viene scritta in modo chiaro e professionale, con riferimenti precisi e un tono che invita al dialogo ma sottolinea la serietà della richiesta.
Invio con tracciabilità
Lo Studio utilizza canali certificati come la PEC o la raccomandata A/R per garantire la prova dell’invio e della ricezione.
Monitoraggio e follow-up
Se il debitore non risponde, lo Studio effettua un sollecito telefonico o invia una seconda lettera prima di procedere con il decreto ingiuntivo.
Esempio pratico
Un cliente dello Studio DDD vantava un credito di 15.000 euro da un fornitore inadempiente. Dopo l’invio della lettera di messa in mora, il debitore ha saldato l’intero importo entro 20 giorni, evitando così un procedimento giudiziario lungo e costoso.
Quando passare al decreto ingiuntivo
Se la lettera di messa in mora non produce risultati, il passo successivo è il decreto ingiuntivo, un provvedimento giudiziario che ordina al debitore di pagare entro un termine stabilito.
Condizioni per il decreto ingiuntivo
Il credito deve essere certo, liquido ed esigibile.
Deve esserci documentazione che attesti il credito.
La lettera di messa in mora può rafforzare la richiesta.
Vantaggi del decreto ingiuntivo
Procedura rapida rispetto ad altre azioni giudiziarie.
Possibilità di esecuzione forzata in caso di mancato pagamento.
Maggiore pressione sul debitore.
Consigli per chi deve affrontare il recupero crediti
Non aspettare troppo: intervenire tempestivamente aumenta le possibilità di recupero.
Documentare tutto: conservare copie di contratti, fatture, comunicazioni.
Usare la lettera di messa in mora: è un passaggio utile e spesso risolutivo.
Affidarsi a professionisti: uno studio specializzato come Studio DDD può guidare nella strategia migliore.
Valutare il rapporto con il debitore: a volte una soluzione negoziata è preferibile.




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